
Taerga (Casa di Lukács a Budapest)
Riceviamo questa lettera dai nostri amici lukacsiani d’oltralpe che ci annunciano l’inquietante chiusura dell’Archivio Lukacs di Budapest. Ci permettiamo di darne notizia direttamente sul blog, col permesso di tutti gli interessati.
Bonsoir;
je me permets de vous copier ce courriel que j’ai reçu au sujet des Lukacs Archivum de la part d’un des responsables d’un numéro de la revue “Romanesques” (2016, n° 8) dédié à La “Théorie du roman” de Lukacs à paraître courant avril.
bien cordialement
Vincent Charbonnier
—————–
Chers collègues,
le philosophe italien Antonino Infranca m’informe de la fermeture définitive des archives Lukacs à Budapest et du risque encouru par un certain nombre d’inédits :
“Sono contento della sua iniziativa lukacsiana, visto i tempi che corrono. Ho appena letto sul giornale Népszabadsàg della chiusura definitiva dell’Archivio Lukács e della dispersione del materiale conservatovi. Studiai due anni nell’Archivio tra il 1984 e il 1986 per il mio dottorato all’Accademia ungherese delle scienze. Così un pezzo della mia vita e dei miei ricordi svanisce per sempre.”
Dans un autre courriel en espagnol auquel il m’a associé, il m’informe que “El chico este, Matteo Gargani, va tentar de poner en alarme la Lukács Gesellschaft por el cierre del Archivo. Espero que algo salga.”
Voilà, c’est juste afin de vous informer de cet événement à bien des égards inquiétant en train de se dérouler au cœur d’une Europe qui se délite et se dédit sous nos yeux. Au cas où vous auriez des contacts avec l’Archive ou avec la Lukacs Gesellschaft, merci de me tenir au courant des initiatives destinées à empêcher la dispersion de son précieux matériel.
Bien cordialement à vous
Carlo Arcuri
Per favore, inviare adesioni a: lukacsarchiv.petition@gmail.com
Al sig. Presidente dell’Accademia Ungherese delle Scienze,
Prof. Dr. László Lovász.
6 marzo 2016
Pregiatissmo direttore,
i firmatari di questo appello esprimono la loro preoccupazione per la decisione presa dall’Istituto di Filosofia dell’Accademia Ungherese delle Scienze di chiudere l’Archivio Lukács a Budapest.
György Lukács è uno dei filosofi più importanti del XX secolo, intellettuale preminente negli ambiti della filosofia, del pensiero politico, della teoria e della critica letteraria, della sociologia e dell’etica, uno dei maggiori saggisti della Modernità. Figura internazionalmente riconosciuta, Lukács è uno dei punti più alti nella storia della ricca cultura ungherese, autore di una serie di opere che sono patrimonio vivo dell’umanità.
L’Archivio Lukács non soltanto ha reso possibile, durante decenni, che un ampio pubblico accademico ed extra-accademico accedesse alla documentazione centrale sulla vita e l’opera del filosofo, ma inoltre ha funzionato come luogo storico, in quanto ospitato nella casa in cui il filosofo visse gli ultimi anni della sua vita; spazio di ricordo di una delle figure più affascinanti della nostra era.
Per quanto detto vogliamo sollecitare, le autorità competenti, che rivedano questa decisione che è stata ricevuta con turbamento e tristezza dalla comunità scientifica e artistica internazionale.
Avendo fiducia nella comprensione e sensatezza nelle autorità competenti, Le salutiamo con rispetto.
Gravissimo, ma è in linea con le direttive “culturali” del governo Orban. Ricordo che tra le prime iniziative del Fidesz al governo vi sono state le demolizioni delle statue del grande poeta proletario Attila Jozsef e il ridimensionamento coatto della figura di Lukács (mi dicono sia già proibito fare il suo nome in terra magiara, ma non ho prove fondate di questo incredibile divieto). Non so se una petizione basterà a fermare un governo che calpsta i diritti di intere collettività. Far girare la notizia mi sembra però quanto mai fondamentale.
Ovvio, è grave quanto stava già avvenendo in quel paese, così votato al neonazismo. La chiusura dell’Archivio non è che la conseguenza più logica. E’ interessante notare come l’Unione Europea stia foraggiando i regimi più reazionari proprio a guardia dei suoi “confini” (tra cui Ucraina e Turchia).
Un aggiornamento sulla vicenda: http://hungarianspectrum.org/tag/george-lukacs-archives/