di Enzo Traverso
da Dialettica dell’irrazionalismo. Lukács tra nazismo e stalinismo, Ombre Corte, Verona 2022
Rileggere al presente un’opera come La distruzione della ragione significa confrontarla con l’ascesa di una nuova destra radicale su scala globale, con l’esaurimento della critica postmoderna della ragione universale e con la rinascita del marxismo. L’offensiva violenta lanciata da Lukács contro l’irrazionalismo è significativamente assente da questi dibattiti contemporanei. Canonizzato come uno dei maggiori pensatori del XX secolo, il filosofo ungherese è relativamente trascurato nelle battaglie ideologiche degli ultimi due o tre decenni. Spesso ingiusto e dannoso, questo oblio crea uno straordinario contrasto con l’estrema visibilità di altri rappresentanti del marxismo occidentale come Adorno, Benjamin e Gramsci. Le cause di questo singolare silenzio sono numerose e meritano di essere esplorate.
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