• About
  • Bibliografia
  • Bibliografia su Lukács
    • in Francese
    • in Inglese
    • in Italiano
    • in Portoghese
    • in Tedesco
  • Biografia
  • Carteggi e Lettere
  • Cronologia
  • I testi
    • Arte e società
    • Dialettica e irrazionalismo
    • Il marxismo e la critica letteraria
      • Lo scrittore e il critico
    • La responsabilità sociale del filosofo
    • Lukács parla. Interviste (1963-1970)
    • L’anima e le forme
      • Lukács giovane
    • Marxismo e politica culturale
    • Ontologia dell’essere sociale
    • Saggi sul realismo
    • Scritti politici giovanili 1919-1928
    • Storia e coscienza di classe
      • Prefazione 1967
    • Teoria del Romanzo
      • Civiltà conchiuse
      • Premessa 1962
    • La distruzione della ragione
  • Interviste
  • Opere di Lukács originali
  • Testimonianze
  • Traduzioni italiane

György Lukács

~ il primo blog in progress dedicato a Lukács

György Lukács

Archivi della categoria: Bibliografia in italiano

Maxima Moralia: etiche al lavoro in György Lukács e Günther Anders

23 venerdì Dic 2022

Posted by nemo in Bibliografia in italiano

≈ Lascia un commento

Tag

colpa, Etica, Hiroshima, tecnica, umanesimo


di Aldo Meccariello

da Vie traverse. Lukács e Anders a confronto, a cura di A. Meccariello e A. Infranca, Asterios, Trieste, 2019.


Premessa

C’è una singolare e sorprendente convergenza che si intravvede, leggendo il carteggio che pubblichiamo in appendice tra György Lukács e Günther Anders, nell’ultimo periodo della loro esistenza, (Lukács muore nel 1971 e Anders nel 1992), sul terreno dell’etica, o per meglio dire, di domande etiche urgenti e ineludibili. Siamo intorno alla metà degli anni ’60, l’Europa è in piena guerra fredda, la minaccia atomica aleggia come uno spettro sull’umanità, dopo la grave crisi missilistica a Cuba nell’ottobre del 1962, infuria la guerra in Vietnam mentre esplodono guerre civili in Africa. Nel blocco orientale erano ancora forti le risonanze, soprattutto tra gli intellettuali del XX Congresso del PCUS, che denunciavano lo stalinismo mentre si susseguivano eventi drammatici destinati a lasciare segni epocali (crisi ungherese, polacca e tedesca e lotte di liberazione nel terzo mondo). Nel blocco occidentale invece si registra la fine del monopolio atomico americano e un drastico ridimensionamento della “coesistenza pacifica”. La logica della guerra fredda, dello scontro tra due sistemi sociali e due campi di potenza permaneva, ma si trasferiva però anzitutto in una sfida produttiva e in una competizione per l’egemonia mondiale. A partire dai primi anni Sessanta, Lukács sviluppa progressivamente la sua nuova ontologia dell’essere sociale. Dallo stesso nome scelto per indicare la sua proposta filosofica risulta chiara l’opposizione al materialismo dialettico sovietico (che era un’ontologia dialettica unica dell’essere sociale e naturale) e all’impostazione classica di Engels, per cui il passaggio al socialismo era assimilabile ad un processo di storia naturale. Il pensatore ungherese, dopo l’episodio della partecipazione al governo Nagy nel 1956, viene deportato in Romania e rientra in patria l’anno dopo e non viene ammesso al partito comunista ungherese. Lavora alla sua Estetica che conclude nel 1964 e all’ultima grande opera l’Ontologia dell’essere sociale che uscirà postuma nel 1976. Anders, dopo l’esilio americano, è rientrato in Europa negli anni ’50 e si è stabilito definitivamente a Vienna. È impegnato nei movimenti antinucleari per denunciare l’orrore atomico, è in dialogo con il pilota di Hiroshima Claude Eatherly che prende progressivamente coscienza dei sensi di colpa per essere materialmente responsabile di un atto alla cui decisione non aveva avuto parte alcuna. I motivi del carteggio scorrono come rivoli carsici e hanno pochissime emersioni di superficie ma sollecitano pensieri, interlocuzioni, repliche, restando sottotraccia, e fuori scena.

Continua a leggere →
Pubblicità

Introduzione al carteggio Lukács-Anders

21 mercoledì Dic 2022

Posted by nemo in Bibliografia in italiano

≈ Lascia un commento

Tag

alienazione, estraneazione, stalinismo, sviluppo delle forze produttive, uso proletario della tecnica


di Devis Colombo

da Vie traverse. Lukács e Anders a confronto, a cura di A. Meccariello e A. Infranca, Asterios, Trieste, 2019.


Pubblichiamo qui per la prima volta la traduzione italiana del carteggio fra due rappresentativi esponenti della critica contemporanea all’estraniazione, Günther Anders e György Lukács1. Infatti, sebbene i due pensatori siano caratterizzati da una prospettiva filosofica differente – il primo contribuisce a coniugare l’antropologia filosofica con il dibattito sulla tecnocrazia, mentre il secondo pone le solide basi di un “marxismo occidentale” –, nelle lettere fra loro intercorse a fasi intermittenti, tra il 1964 e il 1971, concordano nel rilevare una significativa affinità teorica nella concezione dell’estraniazione e nelle modalità con cui condurre la battaglia ideologica e pratica volta a un suo superamento. Se il dialogo fra Anders e Lukács su quest’argomento non ha potuto abbandonare la fase delle considerazioni introduttive – restando comunque il più significativo aspetto del loro carteggio –, ciò è accaduto perché l’approfondito confronto sull’argomento che si erano ripromessi di svolgere in prima persona non si è mai potuto verificare per via delle vicissitudini personali dei due autori.

Continua a leggere →

Lukács

15 giovedì Dic 2022

Posted by nemo in Bibliografia in italiano

≈ 1 Commento

Tag

profilo biografico


di Gregory Claeys

da Marx e il marxismo (2018), Einaudi, Torino, 2020

[Il titolo del paragrafo da cui è estratto questo sintetico profilo è in realtà intitolato Lukács e Gramsci, ma l’autore non fa un confronto tra i due autori, e inoltre tratta in maniera compilativa e ancora più sintetica di altri autori marxisti degli anni ’20-’30].


L’ungherese György (Georg) Lukács e l’italiano Antonio Gramsci furono i più importanti autori marxisti degli anni Venti e Trenta. Figlio di un ricco banchiere e allievo di Georg Simmel e Max Weber, Lukács (1885-1971) divenne commissario per la cultura della sfortunata Repubblica democratica di Ungheria del 1919. Si trasferì poi a Vienna e nel 1929 a Mosca1. Nel 1918 professava ancora un idealismo etico e invocava «la creazione di istituzioni coerenti con esso». Riteneva inoltre che il bolscevismo, postulando che «il bene può venire dal male», presentava «un insolubile dilemma morale». In un articolo intitolato I fondamenti etici del comunismo (1918-19) individuò nell’«amore reciproco» e nella «solidarietà» il fine della lotta di classe2.

Continua a leggere →

Conclusione

30 mercoledì Nov 2022

Posted by nemo in Bibliografia in italiano

≈ 1 Commento

Tag

La distruzione della ragione


di Enzo Traverso

da Dialettica dell’irrazionalismo. Lukács tra nazismo e stalinismo, Ombre Corte, Verona 2022


Il neoconservatorismo, il postfascismo1, il postmoder­nismo, gli studi postcoloniali e l’ecologia sono dibattiti di questo inizio del XXI secolo, non degli anni Cinquanta. Sollevano questioni importanti che non possono essere evacuate rileggendo La distruzione della ragione. Natu­ralmente, non possiamo abolire la distanza che ci separa dall’opera di Lukács. Come ogni grande opera del pen­siero critico, anche le più controverse, il suo destino è quello di sopravvivere al suo tempo e di essere reinter­pretata nel presente.

Riletto oggi, questo libro rivela ovviamente limiti, semplificazioni e molte valutazioni errate che, a distanza di settant’anni, appaiono tanto grandi quanto inaccetta­bili. I nostri criteri esegetici sono cambiati, ma storiciz­zare non significa applicare una saggezza retrospettiva. Sarebbe un’ermeneutica facile, sterile e probabilmente anche ingiusta. Non possiamo leggere La distruzione del­la ragione come contributo a un dibattito contemporaneo su Weber, Nietzsche, Heidegger e Schmitt. Così come sa­rebbe inutile rimproverare agli attori della Seconda guerra mondiale di aver trascurato le virtù dell’etica della di­scussione così convincentemente postulata da Jürgen Ha­bermas. Il libro di Lukács dovrebbe piuttosto essere letto come lo specchio filosofico di una guerra civile europea2. Le guerre civili sono miopi nei confronti delle sfumature della legge, dei diritti dell’avversario, dell’umanità degli sconfitti e del buon senso degli spettatori innocenti, non conoscono l’arte del compromesso e tendono agli eccessi ideologici ed emotivi. Ma la storia è crudele e ci sono guerre civili che meritano di essere combattute. La di­struzione della ragione non è soltanto un’interpretazione dogmatica della dialettica di Hegel e della filosofia della storia di Marx, né soltanto la difesa di un governo tiran­nico dipinto come foriero di progresso. Queste dimen­sioni dell’opera di Lukács non sono soltanto caduche; la difesa di Hegel era discutibile, l’apologia dello stalinismo era falsa e odiosa fin dal momento della prima pubbli­cazione. Una rilettura rigorosa di quest’opera dovrebbe evitare le condanne e le assoluzioni unilaterali: dovrebbe, da un lato, sottoporla alla prova di una critica severa e, dall’altro, saper cogliere, tra le righe delle sue perentorie valutazioni, gli echi di Stalingrado. Questo è sufficiente per conferirle una posizione di rilievo nella cultura del Novecento.


1 Sul postfascismo come corrente culturale e politica che viene dopo e va oltre il fascismo storico, si veda Traverso, I nuovi volti del fascismo, cit.

2 Si veda Enzo Traverso, A ferro e fuoco. La Guerra civile europea (1914-1945), il Mulino, Bologna 2008.

Irrazionalismo postfascista, postmoderno e postcoloniale

29 martedì Nov 2022

Posted by nemo in Bibliografia in italiano

≈ Lascia un commento

Tag

antilluminismo, antistoricisimo, antiumanismo, antiuniversalismo, La distruzione della ragione, nichilismo, orientalismo, post-strutturalismo, postcolonial studies, postmodernismo, presentismo, razionalità irrazionale, relativismo, studi femministi, svolta linguistica, umanesimo, universalismo


di Enzo Traverso

da Dialettica dell’irrazionalismo. Lukács tra nazismo e stalinismo, Ombre Corte, Verona 2022


Rileggere al presente un’opera come La distruzione della ragione significa confrontarla con l’ascesa di una nuova destra radicale su scala globale, con l’esaurimento della critica postmoderna della ragione universale e con la rinascita del marxismo. L’offensiva violenta lanciata da Lukács contro l’irrazionalismo è significativamente assente da questi dibattiti contemporanei. Canonizzato come uno dei maggiori pensatori del XX secolo, il filosofo ungherese è relativamente trascurato nelle battaglie ideologiche degli ultimi due o tre decenni. Spesso ingiusto e dannoso, questo oblio crea uno straordinario contrasto con l’estrema visibilità di altri rappresentanti del marxismo occidentale come Adorno, Benjamin e Gramsci. Le cause di questo singolare silenzio sono numerose e meritano di essere esplorate.

Continua a leggere →

Dialettica dello stalinismo

28 lunedì Nov 2022

Posted by nemo in Bibliografia in italiano

≈ Lascia un commento

Tag

La distruzione della ragione, stalinismo


di Enzo Traverso

da Dialettica dell’irrazionalismo. Lukács tra nazismo e stalinismo, Ombre Corte, Verona 2022


L’unica alternativa efficace all’irrazionalismo, spiega Lukács, era il marxismo, ma solo quello ufficiale, il mar­xismo-leninismo nella sua versione sovietica (nel 1952, egli non osava citare un solo marxista “eretico”). Non presta attenzione a Ernst Bloch e neppure a Karl Korsch, ma mette in guardia nei confronti di Herbert Marcuse, di cui cita soltanto la tesi, L’ontologia di Hegel e la fon­dazione di una teoria della storicità (1932), un’opera gio­vanile dagli accenti fortemente heideggeriani1. Un libro come Ragione e rivoluzione (1941), che Marcuse scrisse in difesa di Hegel contro il fascismo, è semplicemente ignorato. Allo stesso modo viene trascurata la tradizione del liberalismo neokantiano, in particolare un monumen­to filosofico alla ragione come La filosofia dell’illumini­smo (1932) di Ernst Cassirer. La distruzione della ragione si conclude tuttavia con un ardente elogio di Heinrich e Thomas Mann, due scrittori “borghesi” che non ave­vano ceduto al “decadentismo pessimistico-nichilistico dei loro contemporanei” ed erano stati capaci, con co­raggio e determinazione, di “fare i conti senza pregiudizi col socialismo, con la grande forza progressiva del nostro tempo, con l’avvenire”2. Essi appartenevano a una lun­ga tradizione di scrittori “borghesi” che avevano fatto la scelta del progresso e dell’umanesimo, contro le potenze dell’oscurantismo, una tradizione alla quale appartenevano figure come Émile Zola, William Morris, Anatole France, Romain Rolland, George Bernard Shaw e Theodore Dreiser.

Continua a leggere →

Relazioni pericolose

26 sabato Nov 2022

Posted by nemo in Bibliografia in italiano

≈ 1 Commento

Tag

La distruzione della ragione


di Enzo Traverso

da Dialettica dell’irrazionalismo. Lukács tra nazismo e stalinismo, Ombre Corte, Verona 2022


Queste considerazioni sull’esistenzialismo giovanile di Lukács potrebbero essere estese a molte altre correnti di pensiero esaminate ne La distruzione della ragione. Valgono ad esempio per la critica di Weber alla razionalità occidentale, che Lukács stesso aveva incorporato nel proprio concetto di reificazione in Storia e coscienza di classe, un testo fondamentale del marxismo occidentale1. Valgono anche per Nietzsche, la cui appropriazione da parte dell’ideologia nazista non impedì a diversi studiosi marxisti o anarchici di considerarlo un pensatore stimolante. Sia Ernst Bloch che Herbert Marcuse accolsero le potenzialità emancipatrici di una rivolta dionisiaca contro la civiltà repressiva. Il pensiero di Nietzsche, ha sottolineato Marcuse, conteneva ben più di un rifiuto aristocratico della modernità e di una nefasta apologia della schiavitù; portava con sé anche “l’aria liberatrice” di una filosofia che tracciava la propria strada attaccando “la Legge e l’Ordine”2. Adorno e Horkheimer non ignoravano le ambiguità ­del nichilismo di Nietzsche, che già conteneva alcune premesse di un’ideologia “prefascista”, ma lo consideravano uno dei pochi, dopo Hegel, ad aver riconosciuto la dialettica dell’illuminismo3. E considerazioni analoghe valgono anche per Heidegger, il cui convinto sostegno al regime nazista non invalidava le molteplici direzioni del suo pensiero ontologico, in cui pensatori marxisti come Marcuse e Günther Anders hanno trovato preziose munizioni per la loro critica radicale della tecnologia e dell’alienazione capitalista. Adorno, che non esprimeva alcun compiacimento verso Heidegger nel suo Il gergo dell’autenticità (1964), non poteva accettare la tendenza di Lukács ad assimilare al fascismo tutte le forme di irrazionalismo che, in tempi diversi, erano affiorate in seno alla filosofia tedesca. Il custode della dialettica hegeliana, egli scrisse, guardava in modo “non dialettico” a diverse tendenze filosofiche che, nonostante il loro irrazionalismo, combattevano l’idealismo accademico e si sollevavano “contro la reificazione dell’esistenza e del pensiero”, ossia ciò che lo stesso Lukács aveva posto al centro della sua critica4. In definitiva, assai poco dialettico era anche il disprezzo di Lukács per qualsiasi credenza religiosa, considerata come una forma pericolosa e potenzialmente reazionaria di irrazionalismo. A pochi anni di distanza da La distruzione della ragione, Lucien Goldmann pubblicava Il Dio nascosto (1958), uno studio sulla visione tragica di Pascal e Racine che si concludeva con una riformulazione marxista della “scommessa” (pari) pascaliana sull’esistenza di Dio5. Più che una “scienza” fondata su ßuna forma deterministica e positivistica di razionalismo, sosteneva Goldmann, il socialismo era una scuommessa basata su una fede secolare nelle potenzialità liberatrici degli esseri umani.

Continua a leggere →

Da Hitler a Schelling

25 venerdì Nov 2022

Posted by nemo in Bibliografia in italiano

≈ Lascia un commento

Tag

La distruzione della ragione


di Enzo Traverso

da Dialettica dell’irrazionalismo. Lukács tra nazismo e stalinismo, Ombre Corte, Verona 2022


La distruzione della ragione è un libro costruito come l’atto d’accusa di uno spietato procuratore che chiama alla sbarra gli imputati, vale a dire i protagonisti di due secoli di filosofia tedesca. Egli scruta attentamente le prove, frammentarie ma strettamente correlate, di un unico processo che alla fine svela la magnitudine del crimine. Le accuse descrivono un paesaggio variegato e impressionante. Per molti aspetti, l’atto d’accusa di Lukács evoca la procedura ermeneutica del romanzo poliziesco brillantemente studiato da Siegfried Kracauer all’inizio degli anni Venti. La hall dell’hotel dove, alla fine del romanzo, il detective riunisce tutti i personaggi per svelare l’assassino, illustrare il misfatto e comprenderne i moventi, è una sorta di “immagine rovesciata della casa di Dio”1. Dio è sostituito dalla ragione – Kracauer preferisce il termine Ratio – e l’investigatore svolge il ruolo di un sacerdote laico che celebra la liturgia della ragione trionfante. La ragione sconfigge la follia e i suoi argomenti sono inconfutabili, grazie alle molteplici prove che ne corroborano le accuse. Kracauer stesso adottò questo metodo inquisitorio nella sua opera più famosa, Da Caligari a Hitler (1946), che presenta molte affinità con La distruzione della ragione. Il crimine è stato perpetrato, conosciamo l’assassino e l’investigatore ricostruisce rigorosamente la genealogia dei suoi orribili misfatti, citando i complici, la dinamica delle azioni, le circostanze che hanno accompagnato ogni suo passo e che sono state “oggettivamente” – poco importa se consapevolmente o inconsapevolmente favorite da molti altri testimoni e personaggi secondari. Secondo Kracauer, i film di Weimar hanno senza dubbio rivelato “la preponderanza di tendenze autoritarie” che divenne “un fattore decisivo” per l’avvento del nazional-socialismo. “Irrimediabilmente piombata in uno stato di regressione – egli conclude – la maggior parte del popolo tedesco non poté fare a meno di sottomettersi a Hitler”2. Da Caligari a Hitler e La distruzione della ragione sono concepiti come una filmografia e una filosofia della colpa collettiva. Entrambi riavvolgono la bobina del film che racconta il cammino diretto della Germania verso il nazismo il primo risale retrospettivamente da Hitler a Caligari, il personaggio di Fritz Lang, il secondo da Hitler a Schelling.

Continua a leggere →

Zeitgeist

23 mercoledì Nov 2022

Posted by nemo in Bibliografia in italiano

≈ 2 commenti

Tag

La distruzione della ragione


di Enzo Traverso

da Dialettica dell’irrazionalismo. Lukács tra nazismo e stalinismo, Ombre Corte, Verona 2022


La distruzione della ragione non rispecchia soltanto un momento particolare nella traiettoria intellettuale e politica di Lukács. Quest’opera testimonia anche di un momento significativo della cultura del dopoguerra. Al di là delle intenzioni dell’autore, essa fu parte di un ampio dibattito sulle origini del nazionalsocialismo e le cause della catastrofe tedesca che segnò per più di un decennio la cultura dell’Europa centrale e quella degli esuli antifascisti, soprattutto ebrei, negli Stati Uniti. Il libro di Lukács fu l’ultimo intervento in questo dibattito e probabilmente l’unico contributo di grande rilievo proveniente dal lato orientale della cortina di ferro. Ultimo per la data di pubblicazione, benché sia stato scritto per lo più durante la guerra1. Esso concluse un periodo di riflessione filosofica e politica che, iniziato durante la Seconda guerra mondiale, aveva già prodotto un’impressionante costellazione di opere. Molti contributi a questo dibattito mettevano l’accento sul rapporto tra nazismo e irrazionalismo, come si evince facilmente da una breve rassegna.

Continua a leggere →

Le peripezie di un libro

21 lunedì Nov 2022

Posted by nemo in Bibliografia in italiano

≈ Lascia un commento

Tag

La distruzione della ragione


di Enzo Traverso

da Dialettica dell’irrazionalismo. Lukács tra nazismo e stalinismo, Ombre Corte, Verona 2022


Negli anni Cinquanta, La distruzione della ragione incontrò un generale scetticismo. Nella Germania di Adenauer, la storia dell’ascesa dell’irrazionalismo dall’inizio del XIX secolo a Hitler fu aspramente criticata dallo storico socialdemocratico Kurt Sontheimer. Si trattava, ai suoi occhi, di una cattiva analisi delle origini del nazismo e di una prova eloquente delle disposizioni intellettuali ben poco ragionevoli dell’autore stesso, la cui opera suscitava altrettanti interrogativi di quelli ai quali tentava di rispondere1. Theodor W. Adorno accusò Lukács di umiliarsi con un penoso esercizio di accomodamento “al triste livello della produzione pseudo-intellettuale sovietica”.    In questo modo, egli concludeva, Lukács aveva degradato la filosofia a “mero strumento del potere”2. Nel 1963 George Lichtheim descriveva La distruzione della ragione come “un crimine intellettuale”3, una stroncatura che ribadiva alcuni anni dopo in un saggio più argomentato in cui sottolineava il vicolo cieco cui giungeva inevitabilmente una critica tesa a cogliere un nesso meccanico tra l’appartenenza di classe di un autore e l’irrazionalismo del suo pensiero. Il libro di Lukács, concludeva Lichtheim, “è un pasticcio teorico senza via d’uscita”4. L’ex filosofo marxista Leszek Kolakowski formulava un giudizio analogo: più che una storia dell’irrazionalismo tedesco, quest’opera era un “esempio lampante” della “filosofia della fede cieca” di Lukács, una filosofia in cui nulla era “provato, ma tutto veniva affermato ex cathedra”, con il risultato che tutto ciò che non corrispondeva ai suoi presupposti marxisti veniva “liquidato come spazzatura reazionaria”5. Non stupisce che La distruzione della ragione sia stata tradotta in inglese soltanto nel 1980, quando l’onda lukacsiana dei due decenni precedenti era ormai quasi esaurita, e rimase inghiottita nelle acque oscure della “crisi del marxismo”. Era certamente il momento peggiore per discuterne: l’epilogo polemico del libro sull’irrazionalismo del dopoguerra, riferito ai conflitti ideologici e politici degli anni Cinquanta, appariva irrimediabilmente datato e alcuni giudizi perentori – soprattutto su Wittgenstein – sembravano così dogmatici che la maggior parte dei critici preferì semplicemente ignorare il libro. Così, la sua ricezione si ridusse ad alcune sentenze di morte.

Continua a leggere →
← Vecchi Post

Statistiche del Blog

  • 379.000 visite

Archivi

«Compagno Lukács, sembri piuttosto pessimista»
«No, sono ottimista per il XXI secolo»
febbraio: 2023
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728  
« Dic    

Enter your email address to follow this blog and receive notifications of new posts by email.

Unisciti a 328 altri iscritti
ob_971c5e_lukacsgertrudetco
Lukács e Fortini
Lukács e Fortini
Tomba di Lukács
Tomba di Lukács
luk6
Taerga (Casa di Lukács a Budapest)
Taerga (Casa di Lukács a Budapest)
luk8
lukacs lezione
Young Lukacs
ob_d69ddd_lukacsetami
luka
Balla Demeter (1931- ) Lukács György (1971)
ob_bdf59b_lukacsseghersbudapest19520218
81771
Lukacs e Fortini 4
At the meeting of the Petöfi Cercle on June 27,1956, Arpad Szakasits, social democrat, talks to philosopher George Lukacs.
At the meeting of the Petöfi Cercle on June 27,1956, Arpad Szakasits, social democrat, talks to philosopher George Lukacs.
images (2)
Lukács e la moglie
Lukács e la moglie
ob_a74718_lukacsbureauinterloc
hqdefault
lukacssketch
600x450-ct(7)
georglukacs (1)
ilukacs001p1
Bundesarchiv Bild 183-15304-0097, Berlin, Tagung Weltfriedensrat, Georg Lukacz, Anna Seghers
Bundesarchiv Bild 183-15304-0097, Berlin, Tagung Weltfriedensrat, Georg Lukacz, Anna Seghers
lukacs (1)
lukács
Al centro, mani in tasca
Al centro, mani in tasca
Lukacs - Rinascita 1979
Lukács nel suo studio
Lukács nel suo studio
lukacs
images (1)
images (3)
b
luk3
Lukács-comisario-alimentos-hungría--outlawsdiary02tormuoft
lukacsgy03
Lukacs (da Il Contemporaneo)
luk2
600x450-ct(21)
Lukács e Fortini
Lukács e Fortini
lukacs1919
petoefi03
ob_796a7c_lukacsvestiaireami
Al tempo del suo amore per Irma
Al tempo del suo amore per Irma
g_lukacs
luk4
studio
ob_2ae6e6_lukacspetitsfours
Lukacs Fogarasi
Berlin, Tagung Weltfriedensrat, Georg Lukacz, Anna Seghers
Lukacs e la moglie
luk10
Festschrift zum achtzigsten Geburtstag von Georg Lukács by Benseler, Frank
Lukács e Fortini
Lukács e Fortini
luk5
39_01
Lukacs
COLDlukas
Lukacs (da Il Contemporaneo)
lukacs-in-1913
Annuncio compleanno l'Unità
luk7
Lukács studente universitario
Lukács studente universitario
libri
2014-06-17 16.38.05
Casa di Lukács a Budapest
Casa di Lukács a Budapest
images
Casa di Lukács a Budapest
Casa di Lukács a Budapest
GeorgLukacs
luk9
Lukács al Congresso della pace di Helsinki 1955
Lukács al Congresso della pace di Helsinki 1955
scc
pvico
letttedù
ehico
animaforme2
soc
convico
estetica 1
luk
Goethe e il suo tempo
artesoc2
saggico
CONTRSTREST
books
teoria del romanzo2
DMico
epico
onto
LETTTEDSCA
lotta
marxpolcult
MARXCRITLETT
daico
soclett
lenin
ARTSO
cpico
BREVESTORIALET
La_distruzione
culturaerivoluzione
animaform
marcoeico
mannù
STUDIFAUT
diario
psico
artesoc
thomas mann2
letttedes2
realisti
cop
iico
kico
Romanzo
thomas mann1
luk2
marxismocriticaletteraria
marxismoepolixcm
mg2z_cNk7DQptuMqRaaU5oA
ico
est
ceico
faico
dostoevskij
SCRREAL
TBico
prolegomeni
luk32
onto
artefilopolitica
gmico
spico
GiovaneHgel_0001
LSICO
teoria
teoria del romanzo3
CONTRST
lsico
9458
lukcop_00021
scre

Blogroll

  • Archivio Lukács (MIA)
  • Georg Lukács Archiv
  • Georg Lukács Archive
  • Grupo de Estudos sobre Trabalho e Ontologia
  • Instituto Lukács
  • Internationale Georg Lukács Gesellschaft e. V.
  • Les amis de Georg Lukacs
  • Lukács György Alapítványt
  • Sergio Lessa

Categorie

  • Audio
  • Bibliografia in francese
  • Bibliografia in inglese
  • Bibliografia in italiano
  • Bibliografia in portoghese
  • Bibliografia in tedesco
  • Bibliografia su Lukács
  • Carteggi e lettere
  • I testi
  • Inediti
  • interviste
  • segnalazioni
  • Tesi di laurea
  • Testimonianze
  • Traduzioni francesi
  • Traduzioni inglesi
  • Traduzioni italiane
  • Uncategorized
  • Video

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • Flusso di pubblicazione
  • Feed dei commenti
  • WordPress.com

Articoli recenti

  • Maxima Moralia: etiche al lavoro in György Lukács e Günther Anders
  • Introduzione al carteggio Lukács-Anders
  • Carteggio Lukács-Anders
  • Lukács
  • Conclusione

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • György Lukács
    • Segui assieme ad altri 251 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • György Lukács
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...