di Franco Fortini
«Corriere della sera», 30 ottobre 1977
C’è una ripresa di attenzione verso il pensatore ungherese dopo che ne era stato decretato il superamento
György Lukács, La genesi della tragedia borghese da Lessing a Ibsen, Editore Sugarco, pagine 158, lire 3 500
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Fra i diciotto e i ventun anni il giovane György Lukács aveva già scritto cinque drammi ibseniani e il suo primo saggio teatrale. Il figlio del direttore della Banca Anglo-austriaca di Budapest era a Berlino fra 1906 e 1907 e vi componeva la Storia dello sviluppo del dramma moderno. Da una successiva edizione in due volumi, del 1911, viene oggi la odierna traduzione italiana in tre tomi. Se ne apra il secondo (La genesi della tragedia borghese da Lessing a Ibsen) e passato lo stupore per la dottrina e le letture incredibili di quel ventiduenne, si riconoscano gli alimenti di una grande cultura centro-europea, che non cessa di nutrirci e, naturalmente, una specifica alta qualità di giudizi e di percorsi.
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