di György Lukács
a cura di Carlo Benedetti
«l’Unità» 27 dicembre 1967
György Lukács, il grande filosofo e pensatore marxista ungherese, ex commissario del popolo all’Istruzione nel governo rivoluzionario del 1910, ha concesso, nei giorni scorsi – dopo aver rinnovato recentemente la sua adesione al POSU – una lunga intervista all’organo del partito Nepszabadsag.
I temi affrontati dal compagno Lukács sono stati quelli del nuovo meccanismo economico, della lotta di classe, delle responsabilità della letteratura di fronte alla società, dei successi del marxismo e della necessità di una lotta sempre più adeguata per il successo della ideologia comunista.
L’intervista – che occupa quasi due pagine del giornale – è apparsa nel numero speciale di domenica 24 dicembre. La prima domanda – rivolta a Lukács dai giornalisti Peter Reny e Pai Pandi – si riferisce al nuovo meccanismo della direzione economica che, come è noto, entrerà in funzione col prossimo gennaio 1968.
«Io penso – ha risposto Lukács – che si tratti di un passo estremamente positivo compiuto sulla via tracciata dal XX congresso del PCUS». E per confermare questa affermazione, Lukács si è riferito al periodo della rivoluzione e della controrivoluzione del ’17 quando nell’URSS si rese necessaria la costituzione dei commissari sia nell’esercito che nella produzione, in quanto una parte considerevole degli economisti era contro la rivoluzione. Continua a leggere